Grazie ai peculiari caratteri di indiscussa e pressoché completa naturalità del suo corso, il
Tagliamento è diventato un paradigma assoluto nel panorama fluviale europeo. Un fiume che
potrebbe essere definito ancora come primordiale. Non è senza motivo la sua recente candidatura
Unesco nella lista dei patrimoni mondiali dell’Umanità. Un corso d’acqua che si è guadagnato nel
tempo l’appellativo di Re dei fiumi alpini e che è conosciuto, anche all’estero, come l’ultimo fiume
selvaggio d’Europa.
Questa è la storia che di sé stesso ci narra il Fiume Tagliamento. Un racconto di voraci piraterie
fluviali, con tratti rapinati ad altri corsi o abbandonati all’improvviso, accanto ad altri che, al
contrario, si modificano senza interruzioni sotto il nostro sguardo di attenti osservatori appassionati
di Natura. Al tempo stesso la sua è anche una storia di sensazioni ed emozioni che distribuisce,
attraverso le meraviglie celate lungo il proprio alveo, a chi con rispetto ne percorre i singoli tratti:
montano, dell’alta e della bassa pianura.