L’alta Valle del Bût è costellata di cime non carbonatiche comprese tra 2000 e 2200 m di quota. Una di queste, in versante destro, è il Monte Zoufplan. La particolarità di questo sito è quella di esporre il contatto tra la Fm. del Dimon, ultima unità della sequenza paleozoica antica, e l’Arenaria di Val Gardena, […]
Colate di detrito e fango del Rio Moscardo
Il Rio Moscardo drena il versante occidentale del Monte Paularo (2043 m), nell’alta Carnia. La sua testata, denominata La Muse, è formata da un anfiteatro scosceso modellato in roccia intimamente fratturata. Un costante distacco di frammenti fini e grossolani, periodicamente incrementato da cedimenti più consistenti, ha formato un’estesa falda di detriti alla base delle pareti […]
Successione carbonifera sup. del Monte Auernig
La Casera Auernig offre un punto di osservazione panoramica dove si percepiscono, prima di ogni altra evidenza, gli aspetti morfologici del più ampio contesto nel quale il sito è inserito (v. geositi Formazione di Carnizza e Flore e faune carbonifere del Monte Corona). Di fronte, verso meridione, le ripide creste dei Monti Malvuerich e Cavallo […]
Discordanze stratigrafiche al Monte Bruca
Il corso del Rio Bruca, che risale il monte omonimo, comincia a farsi roccioso intorno a 1200 m di quota. A 1300 m si sviluppa una fascia di affioramenti significativi estesa lateralmente per quasi 500 m e visibile, con un binocolo, già dalla strada di fondovalle. Oltre questa quota si attraversa la sequenza ercinica, qui […]
Discordanza ercinica al Monte Cavallo di Pontebba
La sommità del Monte Cavallo è costituita da uno stretto tavolato, orientato N120°E, parallelamente alle strutture erciniche. Il massiccio è limitato da pareti strapiombanti. Sul pianoro di vetta è possibile osservare i rapporti tra il substrato ercinico e la copertura discordante di età permo-carbonifera. Il Monte Cavallo, comprese le sue propaggini orientali (Monte Malvuerich) ed […]
Successione ercinica rovescia a Stua di Ramaz
Stua di Ramaz è una località situata a settentrione della forra del Torrente Chiarsò; deve il suo nome alla funzione, rivestita per molti secoli, di raccolta e stoccaggio di tronchi che da lì venivano poi inviati, via fiume, verso il centro di smistamento posto in prossimità di Paularo. Il sito si sviluppa su entrambi i […]