Questa è la storia di quattro ragazzi troppo curiosi (Peter, Vittoria, Giulia e Matteo), compagni di classe di una Scuola media di Tolmezzo, cittadina del Nord-Est d’Italia. La loro è una vicenda personale che si interseca con la lunga Storia geologica del Friuli Venezia Giulia. Tutto ruota intorno ad una non meglio identificata Macchina del Tempo, a un enigmatico assistente di laboratorio di quello stesso istituto scolastico (il Dottor Alfius), a un improvviso terremoto di bassa magnitudo e a una faglia attiva che, nel momento meno opportuno per tutti loro, sprigiona la sua energia proprio sotto l’edificio scolastico.
È la storia di uno straordinario viaggio attraverso il tempo più profondo scandito dal ritorno, a tappe, verso il presente. Un percorso ricco di colpi di scena, di pericoli improvvisi e di inaspettati salvataggi in extremis. Un itinerario sviluppato tra le meraviglie e le terrificanti sorprese riservate a quattro inconsapevoli ragazzi che, loro malgrado, sperimentano in diretta le infinite modificazioni subite dal territorio regionale durante quasi mezzo miliardo di anni di continua evoluzione.
Un viaggio nel tempo così incredibile da essere infine ritenuto dagli stessi protagonisti il frutto di un’allucinazione collettiva, supportata da un’effettiva mancanza di prove. Eppure, inaspettatamente, la dimostrazione della concretezza di quanto insieme hanno vissuto, patito e sopportato, nonché delle emozionanti sensazioni condivise durante la navigazione attraverso il tempo profondo, apparirà loro in modo del tutto casuale e fortuito nei capitoli finali di questo resoconto senza precedenti.
Tale consapevolezza, acquisita ormai quando l’intera vicenda sembrava aver perso credibilità, rappresenterà non solo la gloriosa conclusione di questa storia – accaduta nel futuro prossimo, durante la primavera dell’anno 2037 – ma getterà le basi per un’altra Storia, più ampia e universale.