Cascata di Salino

Geositi035_1

Scarica il file pdf

Per chi si avvicina a piedi al ponte che ne attraversa le acque, il salto è preceduto da un rumore che non è rombo né fragore. Una perenne sorta di fruscio liquido che avvince e incuriosisce e che si fonde mirabilmente a quell’eleganza che ne accompagna il movimento. Un movimento di caduta libera tanto regolare da farla sembrare in certi tratti quasi immobile.

Parte dell’acqua nebulizza nella caduta. è questa la ragione del rivestimento (qualche decimetro) di calcare travertinoso, incrostante, che nel tempo si è formato tra la parete in roccia e l’acqua della cascata. Il processo di nebulizzazione aumenta esponenzialmente la superficie di contatto tra acqua e aria.

In questo modo si incrementa la liberazione della anidride carbonica disciolta nell’acqua. Il calo della pressione di anidride carbonica abbassa il potere di solubilità dell’acqua nei confronti del calcare disciolto in essa che è costretto a precipitare, formando le croste di travertino. E mentre rapidamente dalla cascata precipita l’acqua, sotto quell’acqua precipita il calcare.

[continua - scarica il file pdf]