Correvano gli anni settanta
e noi correvamo con essi.
Ricordo ancor oggi con quanta
serena allegria quegli stessi
che adesso son mogli e mariti
passavan momenti infiniti
nel grande invisibile parco
chiamato Parrocchia San Marco.
Volavano gli anni settanta
e noi volavamo con essi.
Il cuore danzando li canta
scorgendo a distanza noi stessi
uniti da messe e canzoni,
da svaghi, discorsi, escursioni,
guidati da un saldo timone
un Don ch’era un dono: Gastone!
Passavano gli anni settanta
e noi passavamo con essi.
La voglia di amici era tanta,
le estati mandavan riflessi
che ancora geloso conservo
e ai quali uno spazio riservo
tra i volti e i sorrisi d’allora
che il tempo impietoso scolora.
Lontani son gli anni settanta…
Lontani, soavi e sommessi.
Il seme di allora è una pianta
e forse non siam più gli stessi.
Ma basta socchiudere il cuore
già colmo di troppo rumore
e appare nell’aria quieta
il gruppo riunito a Compiéta.
Son finiti per sempre quegli anni
adagiati sul fondo del cuore,
seppelliti da strati di affanni
che coprono un dolce sapore.
Però basta scavare i ricordi
per trovare armoniosi gli accordi
del motivo che ancora ci incanta
scritto insieme negli anni settanta.