Il massiccio del Monte Avanza (Forni Avoltri), con la sua meno conosciuta propaggine orientale del Monte Navastolt, rappresenta l’emblema geologico delle rocce metamorfiche friulane. Occorre ricordare che queste ultime, in Regione, sono presenti in un unico nucleo roccioso ampio non più di 15 km2, collocato a Nord di Forni Avoltri. Le rocce metamorfiche formano l’intera Valle di Fleons e acquistano maggiore sviluppo ed estensione passando in Veneto. In direzione opposta, verso Est, si interrompono contro l’importante faglia della Val Bordaglia (v. geosito Linea della Val Bordaglia). Il ristretto areale di questo sito, infinitesima porzione del massiccio del Monte Avanza-Monte Navastolt, è una sintetica vetrina delle principali rocce metamorfiche pre- senti in Friuli.
Le rocce del sito (Passo Buso) sono modellate da un profondo e suggestivo solco torrentizio dalle pareti ripide e incombenti. Un agevole sentiero, scavato nella serie rocciosa, lo risale longitudinalmente. L’erosione ha agito in modo selettivo, concentrandosi lungo una fascia di rocce più erodibili racchiuse tra rocce più resistenti. Queste ultime sono rappresentate da calcari, naturalmente metamorfici (marmi). Formano oltre il 90% del complessivo volume del Monte Avanza e delle sue propaggini. Erano originari calcari massicci di età devoniana, deposti circa tra 400 e 350 milioni di anni fa, che le compressioni crostali hanno in seguito riscaldato, deformato – per compressione laterale – e infine fatto ricristallizzare.